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 08- Alfa Notizie
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 Lettera aperta a Sergio Marchionne

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Bobby Inserito il - 12/06/2008 : 09:16:56


di GianLuigi





Egr. Dott. Marchionne

Lei ha compiuto il miracolo di salvare la Fiat e di conseguenza l’Alfa Romeo e la Lancia.
Le scrivo per chiederle, con tutto il cuore, di fare un ulteriore sforzo per migliorare la situazione dell’Alfa Romeo.
Noi amanti di questo marchio, non riusciamo a sopportare il grado di sopravvivenza in cui è ridotto.
L’Alfa Romeo è stata sempre sinonimo di motore, cambio, freni e tenuta di strada, il tutto inglobato in carrozzerie bellissime anche se non efficientissime.
Con i nuovi modelli voi state puntando quasi esclusivamente sulla carrozzeria e le sue finiture.
Qui state sbagliando di grosso.
A noi alfisti i rumorini, i cigolii ecc. ecc., non ci interessano.
Noi rivogliamo le nostre belve, capaci di graffiare e annichilire qualsiasi avversario.
Rivogliamo i motori che hanno sempre avuto 1 CV più dei concorrenti.
Rivogliamo quella tenuta di strada che ancora oggi aleggia nella memoria di tutti gli automobilisti.
Rivogliamo che l’Alfa Romeo torni a correre nelle vetture turismo, perché per questo è nata, cresciuta , conosciuta, amata ed ammirata.
Insomma, ridateci tutti i crismi che hanno contrassegnato in questo secolo di vita l’Alfa Romeo.
Grazie

Gianluigi Lenguito
gianluigi.lenguito@cuorealfista.com


10 giugno 2006
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
alfamax Inserito il - 23/01/2010 : 20:32:04
Condivido le parole di Frank, secondo cui l'Alfa dovrebbe ritornare a fare auto più prestigiose, e solo così ci può essere la svolta che si cerca. D'altronde se veramente si riuscisse ad agganciare l'Alfa alla Maserati, forse serebbe la volta buona. In effetti, basta auto nei segmenti bassi; se con Maserati hanno dimostrato di avere strategie vincenti, lo facciano anche con Alfa.
AlfistaD.O.C Inserito il - 23/01/2010 : 14:29:31
Frank ha scritto:
Nel 1968 una 1750 berlina costava quasi un milione e ottocentomila lirette, per non parlare della GT della stessa cilindrata (2.400.000 lire); prezzi questi certamente non "popolari". Una fiammante GT 1750 se la potevano permettere davvero in pochi, quando lo stipendio medio di un salariato era di circa 150.000 lire.


Ecco il perché in germania dicevano: Hai un'Alfa romeo? E che sei capitalista? Quando mio zio nel 1971 compró la Giulia 1600 Super (nuova) in Germania la pagó quasi 7000 Marchi Tedeschi! Costava quanto una Mercedes 200 dell'epoca! Mio padre per la GT 1300 Junior anche se usata (2 anni di vita) ne ha pagati 4000 di marchi (valeva di piú di una BMW 1502 nuova)
Disturbed Inserito il - 23/01/2010 : 14:11:40
Buongiorno a tutti.
Io penso che una iniziativa del genere sia perfettamente inutile: ne sono già state fatte in passato e i risultati li vediamo tutti. Oltretutto il bacino di utenza di una iniziativa del genere consiste nei forum, e anche supponendo che ogni utente dei forum sottoscriva non si arriverebbe a cifre considerevoli: i forum sono frequentati da appassionati ed essi nella massa costituita dalla totalità del pubblico costituiscono una minoranza.
Marchionne è stato chiaro: si è già investito troppo con progetti come 159, non possono permettersi più simili sperperi, o meglio non ne hanno voglia.
Quello che non capiscono è che se hanno perso 1 miliardo nel progetto 159 è solo colpa loro dato che la vettura è nata con gravissime problematiche ed è stata subito abbandonata a se stessa dalla Casa rivelandosi un flop spaventoso; Bmw spende enormi quantità di denaro nella ricerca e nello sviluppo prodotto, sfornano in continuazione nuovi modelli (basta guardare il numero totale di news Bmw sul sito autoblog..). E non ne sbagliano una. Possono permettersi di creare pianali nuovi senza necessità di riutilizzarli su 10 vetture diverse semplicemente perchè fanno prodotti di qualità e all'avanguardia e la qualità paga SEMPRE.

Fiat è bravissima nella gamma bassa ma a partire dal segmento C....stendiamo un velo pietoso.. quindi io credo che si continuerà così, nella politica del riciclo, come negli ultimi 20 anni e non credo affatto che venderanno.
Evviva la mediocrità!

Bobby Inserito il - 23/01/2010 : 12:25:07
Personalmente credo che l'optimus per Alfa Romeo sia la vendita e l'uscita dal gruppo fiat, magari per la VW che aveva dimostrato un qualche interesse e a quanto pare non solo in tempi recenti, ma anche nel periodo 2002/2003. Ma visto che non si può proprio fare, perché sennò la fiat non raggiungerebbe i volumi di vendita necessari per la sopravvivenza (non che a me personalmente me ne freghi chissà che della sopravvivenza della fiat), non abbiamo altra scelta che stare a vedere cosa accadrà in un prossimo futuro con questo nuovo AD. Al momento non ho elementi per dire se sia stata una scelta azzeccata o meno. Deve però essere chiaro a tutti che Wester è stato in questi anni responsabile della "standardizzazione" del gruppo fiat, e quindi di certi "appiccichi" ne è lui diretto responsabile. D'altra parte essendo anche AD di Maserati, magari una Maserati col marchio dell'Alfa Romeo è sempre meglio che una Fiat con lo stesso marchio.... poi c'è la sua dichiarazione circa il non uso dei quadrilateri alti sulla Giulietta che a suo dire li avrebbe meritati, anche per differenziarsi nettamente dal furgone Doblò (la cui pubblicità sta andando in questi giorni) e che condivide con Giulietta il pianale C-Evo.... (A quanto pare la Giulietta non sarà neppure la prima vettura del gruppo sviluppata sul pianale C-Evo). Quindi, secondo me, visto che di vendita proprio non se ne parla, non mi lascerei prendere da facili ottimismi solo per il cambio di un AD; continuerei a tenere il fiato sul collo a questi personaggi e valuterei ettentamente i fatti non le chiacchiere. Ecco perché al momento il mio giudizio su Wester e sul nuovo ipotetico corso di Alfa Romeo è sospeso in attesa di poter vedere fatti reali e tangibili.

P.S. Ma perché in questo periodo va tanto di moda tirare fuori il bambino???? Bersani neo-segretario del PD stava facendo il bambino nuovo, Marchionne ne ha uno da curare, ma che ci credono tutti imbecilli?
oscarjus Inserito il - 23/01/2010 : 11:39:28
Non perdiamoci troppo d'animo gdelta.

Quanto ha scritto Frank è sacrosnto e prima o poi usciremo dal tunnel della crisi.

gdelta Inserito il - 23/01/2010 : 11:08:16
Non so se essere pessimista o no, se ho sottoscritto non è tanto per il contenuto della lettera ma come segno di disappunto o di preoccupazione sulle sorti della casa.
Frank Inserito il - 23/01/2010 : 10:16:58
Io non sarei troppo pessimista. E' chiaro che stiamo andando incontro (anzi ci siamo già dentro alla grande) ad un periodo nerissimo; è possibile addirittura che il marchio venga "addirittura" congelato, ma proprio questo marchio, nel bene e nel male, è troppo prestigioso e coperto di gloria per rimanere così troppo a lungo. Prima o poi qualcuno penserà a sfruttarlo a dovere (così come hanno fatto ad esempio per quello Bugatti) e allora, finalmente liberi da strategie di gruppo e da numeri di vendita clamorosi, potremmo rivedere vere sportive degne del simbolo che porterebbero sul cofano. E' chiaro che si tratterebbe di modelli non proprio per tutte le tasche, ma almeno ritorneremmo ad essere fieri della nostra vecchie e cara Alfa Romeo.
Ma sì, basta con le city car prese pari pari dalla Fiat, basta con le piattaforme comuni, basta coi motori riciclati! Ci vuole un prodotto nuovo, specificamente progettato e costruito le cuo componenti non siano condivise da altri modelli (soprattutto con brand diversi).
Ricordiamoci che prima della Giulietta anni 50, le Alfa Romeo erano prodotti di lusso, da ammirare e soprattutto da invidiare a chi poteva permettersele. I modelli Giulietta prima e Giulia poi ridimensionarono molto questi aspetti, pur essendo indubbiamente sensibilmente più costosi di quelli della concorrenza. Nel 1968 una 1750 berlina costava quasi un milione e ottocentomila lirette, per non parlare della GT della stessa cilindrata (2.400.000 lire); prezzi questi certamente non "popolari". Una fiammante GT 1750 se la potevano permettere davvero in pochi, quando lo stipendio medio di un salariato era di circa 150.000 lire.
gdelta Inserito il - 23/01/2010 : 08:40:25
Sottoscrivo..
alfamax Inserito il - 22/01/2010 : 23:26:21
anche io sarei del parere di sottoscrivere, perchè l'Alfa in fiat non ha più senso di esistere, e infatti temo che non esisterà più.
Romeo.78 Inserito il - 22/01/2010 : 21:07:06
Approvo pienamente tutto quanto scritto in questa lettera e sono pronto a sottoscrivere la mia approvazione.
Frank Inserito il - 22/01/2010 : 17:03:30
Ricevo e pubblico:

Milano, 22 Gennaio 2010

Carissimi amici alfisti e non,

Giovedì 21 Gennaio nella sede dell’Alfa Blue Team è stata, all’unanimità dei presenti, stilata questa lettera aperta da inviare al Corsera, a seguito delle dichiarazioni lette nei giorni scorsi sullo stesso quotidiano ad opera del Dott. Marchionne e relativi interventi da parte di autorevoli giornalisti.

Se anche voi condividete, come ci auguriamo, lo spirito di questa lettera, vi prego di:

1) diffonderla presso altri amici appassionati

2) rispondere immediatamente alla mia e-mail salvetti@enniosei.it semplicemente “SI’ CONDIVIDO, NOME COGNOME, CITTA’”

3) I nomi dei sottoscrittori verranno messi in calce alla lettera che verrà inoltrata tra pochi giorni

Vi ringrazio per l’attenzione e per l’opera di diffusione che potrete fare, pur sapendo che, goccia nel mare, ogni tanto si ha il diritto di alzare la voce.

Con cordialità.

Gippo Salvetti

(presidente Alfa Blue Team, Milano)


Lettera aperta al Corriere della Sera.

Milano 25 Gennaio 2010.



“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni.

I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.

Cosi, nel 1970, si esprimeva l’Ing. Orazio Satta, Responsabile della Progettazione Alfa Romeo negli anni della Presidenza di Giuseppe Luraghi.

Gli anni, per intenderci, della costruzione dello stabilimento di Arese e dei bilanci in utile; gli anni della Giulietta, della Giulia, della 1750 e delle mitiche Spider e GT.

In questa riflessione si trova la migliore risposta alle recenti “esternazioni” del Dr. Marchionne, ultimo Responsabile del Gruppo Fiat, continuatore di una linea di pensiero espressa dall’Avvocato Agnelli al momento dell’acquisizione dell’Alfa:

“Ci siamo annessi una provincia debole”.

Fiat e Alfa hanno due modi di concepire l’automobile del tutto incompatibili:

Ecco perché, fin dal momento della sua “conquista” da parte di Fiat l’Alfa Romeo è stata umiliata e oggi viene ridotta al ruolo di “stampella” per raggiungere volumi adeguati di produzione (cfr articolo Corsera di Tedeschini del 19 scorso).

Ecco perché oggi ci associamo all’invito a vendere l’Alfa Romeo rivolto alla Fiat da M. Mucchetti sulle pagine del Corriere della Sera del 17 scorso.

Dr. Marchionne, venda l’Alfa Romeo! Non si renda responsabile della distruzione di un mito che il 24 Giugno 2010 farà muovere verso Milano migliaia di appassionati da tutto il mondo per celebrare il centenario dell’Alfa, che la Fiat vuole dimenticare.

Dr. Marchionne, venda l’Alfa Romeo, perché non è, come lei afferma, “un bambino da cullare” ma una Storia gloriosa da recuperare e proiettare nel futuro con la passione di Orazio Satta.

Dr. Marchionne, venda l’Alfa Romeo, perché anche le imprese hanno un DNA e quello dell’Alfa è incompatibile con Fiat.

Dr. Marchionne, venda l’Alfa Romeo e tutti noi appassionati Le saremo grati……e forse compreremo una 500 come seconda macchina.



f.to

Un folto gruppo di Alfisti e non.
Mark57 Inserito il - 10/06/2009 : 22:02:18
Le osservazioni dell'Amico Carlo credo rispecchino quelle di ciascuno di noi...!!!

Un abbraccio a tutti...!!!
Carlo Inserito il - 09/06/2009 : 19:37:56
Se il gruppo indiano o cinese, mantenesse gli stabilimenti e la sede di progettazione in Italia ed immettesse una forte iniezione di liquidi mettendosi sulla scia d'investimenti rivolti alla ricerca tecnologica motoristica ci farei una firma...sono stanco della coperta sempre corta...

-La Mito troppo strettamente derivata dalla GPunto
-L'erede della 147 in un clamoroso ritardo dovuto alle indecisioni anche ad un certo punto se produrla o produrre un SUV al suo posto...
-La 159, gran bella macchina, lanciata con i motori (a benzina) sbagliati, il TBI è arrivato tardi e poi perchè non immettere sul mercato anche la versione da 240 cv prevista per la MiTo GTA? Una berlina così poi avrebbe meritato una versione sportiva degna di sfidare l'M3...
-L'ammiraglia per il ritorno alla trazione posteriore? Non pervenuta
-Sportive e spider degne d'immettersi in quel solco della tradizione Alfa Romeo, con motori non eccessivi come cubatura e con un adeguato rapporto peso potenza? La Brera e la Spider sono meravigliose Granturismo ma non sportive e anche per loro vale il discorso della gamma motori della 159.

Cari i miei signori del Gruppo Fiat, avete per le mani un marchio, una storia, una tradizione che potenzialmente potrebbe vendere 600 o 700000 auto all'anno tranquillamente (vedasi cosa ha fatto BMW...)ma se non s'investe...se l'unico motore nuovo a benzina che si progetta è un 1.8 turbo ad iniezione diretta che doveva arrivare 5 anni fa...(pensare ad una 147 o ad un GT con il TBI....) e si cerca sempre di risparmiare...il marchio rimarà sempre quell'incompiuto qual'è ora. E le nuove generazioni comprano Audi....

Lo specchio dell'Alfa Romeo di oggi è il Q2 (Torsen C, non quello elettronico). Quando serviva perchè c'era la 147 GTA non c'era ed ora che c'è, non c'è più la 147 GTA...
Ciccio Inserito il - 09/06/2009 : 14:22:23
Mark57 ha scritto:

Infatti...sono d'accordo con voi, Amici miei...il problema sarebbe semmai che il marchio potrebbe anche diventare cinese o indiano...

Un abbraccio a tutti...!!!


Non voglio nanche essere sfiorato da quasto pensiero caro Marco.
Mark57 Inserito il - 09/06/2009 : 10:41:02
Infatti...sono d'accordo con voi, Amici miei...il problema sarebbe semmai che il marchio potrebbe anche diventare cinese o indiano...

Un abbraccio a tutti...!!!
oscarjus Inserito il - 08/06/2009 : 10:15:17
Sono perplesso pure io!
Ciccio Inserito il - 08/06/2009 : 10:06:42
romeo.78 ha scritto:

Che non e' prevista la cessione dei due marchi non c'e' dubbio, pero' sulla mancanza di acquirenti di dubbi ne ho molti.


Quoto Romeo.78.
Romeo.78 Inserito il - 07/06/2009 : 21:59:32
Che non e' prevista la cessione dei due marchi non c'e' dubbio, pero' sulla mancanza di acquirenti di dubbi ne ho molti.
llengui Inserito il - 07/06/2009 : 10:09:30
così mi hanno risposto:

Gentile Signor Gianluigi,

lei non è certo l’unico “alfista” a lamentarsi della politica del Gruppo Fiat nei confronti del Biscione. In redazione riceviamo, a questo proposito, numerose lettere di lamentela e alcune di queste sono state di recente pubblicate nella rubrica “La voce dei lettori”. Anche numerosi “lancisti”, del resto, protestano per analoghi motivi. Forse le specifiche esigenze di questi due marchi storici non sono pienamente soddisfatte da un gruppo che, per forza di cose, deve attuare una politica globale, che tenga conto di innumerevoli fattori. Non si vede, comunque, come questa situazione possa cambiare in modo sostanziale in tempi medi, visto che non è prevista la cessione - forse anche per mancanza di acquirenti - né di Alfa né di Lancia.

Cordiali saluti,

la redazione di Quattroruote







llengui Inserito il - 07/06/2009 : 10:08:08
ho scritto a 4R:

L'Alfa Romeo dovrebbe essere il marchio sportivo del gruppo.
Perchè allora la Delta monta il turbobenzina da 200 CV e il turbodiesel da 190 CV a differenza della 159 che monta il turbobenzina da 200 CV ed il turbodiesel da 170 CV.

Questa politica della FIAT non la capisco proprio.
Questi 2 prestigiosi marchi sono tenuti vivi con il minimo dispendio.
Non sarebbe meglio allora cederli a chi ne farebbe un miglior uso e potrebbe portarli agli antichi splendori?
Se il gruppo non ha le possibilità finanziarie, se le crei vendendo questi marchi.
L'Alfa Romeo non merita di morire, in nessun modo, specialmente in quello attuale cui la Fiat lo ha abbandonato.







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