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Lettera aperta a Sergio Marchionne
Gli altri editoriali

  1 - Lettera aperta a Sergio Marchionne

  2 - La risposta di Luca De Meo




Egr. Dott. Marchionne

Lei ha compiuto il miracolo di salvare la Fiat e di conseguenza l’Alfa Romeo e la Lancia.

Le scrivo per chiederle, con tutto il cuore, di fare un ulteriore sforzo per migliorare la situazione dell’Alfa Romeo.

Noi amanti di questo marchio, non riusciamo a sopportare il grado di sopravvivenza in cui è ridotto. L’Alfa Romeo è stata sempre sinonimo di motore, cambio, freni e tenuta di strada, il tutto inglobato in carrozzerie bellissime anche se non efficientissime.

Con i nuovi modelli voi state puntando quasi esclusivamente sulla carrozzeria e le sue finiture.
Qui state sbagliando di grosso.

A noi alfisti i rumorini, i cigolii ecc. ecc., non ci interessano.

Noi rivogliamo le nostre belve, capaci di graffiare e annichilire qualsiasi avversario.

Rivogliamo i motori che hanno sempre avuto 1 CV più dei concorrenti.

Rivogliamo quella tenuta di strada che ancora oggi aleggia nella memoria di tutti gli automobilisti.

Rivogliamo che l’Alfa Romeo torni a correre nelle vetture turismo, perché per questo è nata, cresciuta , conosciuta, amata ed ammirata.

Insomma, ridateci tutti i crismi che hanno contrassegnato in questo secolo di vita l’Alfa Romeo.

Grazie



Gianluigi Lenguito
gianluigi.lenguito@cuorealfista.com


10 giugno 2008


                           

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